Giorgio Arcari

Neri paradossali

Portare alle estreme conseguenze un’azione, o anche uno status, produce la grande letteratura, quella in grado di sdrammatizzare le realtà più tristi, complicate e immorali, per consegnare all’utente la capacità di rendersene conto e comprenderle. Nulla si inventa considerando che tale è l’approccio di Dante Alighieri e Ludovico Ariosto alle loro epoche che non avremmo conosciuto nel profondo degli umori e dei sentimenti se ci fossimo limitati al racconto delle gesta. Usare il paradosso aiuta a capire perché mai ci saremmo aspettati quelle conseguenze se avessimo continuato a filtrare la realtà con gli stereotipi del nostro tempo: lo scrittore oggi, il cantastorie ieri, non racconta ma parla e convince perchè nel profondo della sua intelligente pazzia risiede la ricerca di una verità in continuo divenire.

Leggere il paradosso apre la mente e la porta su nuovi sentieri, così ci si sente leggendo le macabre brevi storie di Giorgio Arcari che mettono a nudo le gravi problematiche della civiltà, ironizzando sulle più atroci conseguenze. I responsabili della crisi della finanza diventano allora appetitosi tranci di carne per un popolo che trova nei loro sapori quanto gli è stato sottratto non avendo più maiali o polli da cucinare, oppure il neo terrorista Bin Laden che diventa un testimonial dell’efficacia del prodotto pubblicizzato “Fondamentali(smi)” la guida pratico-motivazionale per diventare dei perfetti fondamentalisti religiosi in dieci semplici passi e “senza bisogno di cambiare la vostra fede”. Attraverso una feroce ironia “Neri paradossali” giunge a svelare sensazioni inimmaginabili di chi subisce le atrocità ma sopratutto di chi le pratica inducendo, anzi obbligando, a capire la terribile incongruenza di ciò che, nonostante il paradosso, diventa ogni giorno più normale.

Prima edizione (2018)
Pagine: 112
ISBN: 88-6086-140-5