Camilla Camplani

Il linguaggio dimenticato

Un racconto iniziatico

E posto che esistiamo, che senso ha questa nostra vita? Viviamo solamente per nascere, crescere e morire senza alcun fine superiore? Nutrirci, moltiplicarci, viaggiare, divertirci, conoscere, sperimentare, imparare? Valorizzarci, esaltarci? Arricchirci, forse? Milioni e milioni di uomini che non pensano altro che a sopravvivere al quotidiano, a soddisfare i propri desideri più istintivi e immediati come se non ci fosse un domani… null’altro all’infuori di questa gretta e banale materia, del ciclo naturale di vita e morte cui tutti siamo sottoposti, vegetali o animali o esseri umani? Niente e nessuno al di sopra dell’uomo e delle sue miserie, della corporeità e del mondo dei sensi? Denaro, notorietà, fortuna, salute, successo, bellezza, gloria, potere… felicità… nulla che possa durare per sempre, che possa sopravvivere alla morte. Vanitas vanitatum… omnia vanitas.
Il libro, attraverso la forma del romanzo di narrazione, compie un viaggio nei meandri dei vizi temporali e delle virtù teologali per comprendere se nel ‘Linguaggio dimenticato’ riusciamo a identificare la natura dell’esistenza compromessa dalle innumerevoli sovrastrutture ideologiche che la ‘civiltà’ moderna ha sedimentato.

Camilla Camplani è nata a Brescia nel  1983 e ha compiuto studi classici; si è laureata in Lettere e Filosofia all’Università Cattolica di Brescia e specializzata in Filologie, Culture e Civiltà del Mondo Antico presso l’Università Cattolica di Milano. E’ studiosa di Cristianistica e Archeologia biblica e collabora attivamente con i Templari Cattolici d’Italia per i quali tiene conferenze in tutta Italia. Ha pubblicato per i tipi di Aiep Editore :”Lotta e armonia dei sessi” (2013).

Prima edizione (2019)
Pagine: 162
ISBN: 88-6086-161-0

18,00